Le 8 Personalità Che Incontrerai In Qualsiasi Festival Del Mondo
Se anche voi siete assidui frequentatori di mega concerti e festival in giro per l’Italia, in Europa o in America, vi sarà capitato di imbattervi in alcune personalità ricorrenti, molte di queste con caratteristiche piuttosto singolari. Ne abbiamo individuate 8 che vi presentiamo qui di seguito:
1) L’ètoile del terzo mondo: non c’è nulla di più brutto e frustrante per i sensi di vedere una persona ballare in maniera scomposta e fuori tempo. Per cortesia, restate seduti sul prato a bere una birra facendo la scarpetta con le patatine fritte nel ketchup.
2) La ragazza che sbraccia e canta sulle spalle dell’amico. Il suo obiettivo è quello di comparire nell’aftermovie ufficiale dell’evento (lo fa indipendentemente da chi stia suonando, potrebbe essere anche il DJ del condominio, ma lei deve farlo ad ogni costo). Il suo amico casualmente si trova sempre nel mezzo della visuale tra te e chi sta suonando. Tu purtroppo non sei ne Yao Ming ne Shaquille O’Neal.
3) Il gruppo di pompati palestrati, gellati duri anche se molto spesso sono calvi o rasati, nutriti di steroidi che girano con occhiale unto e canotta lunga, accompagnati per la metà dei casi da altrettante donne rifatte dalla testa ai piedi, truccate più di Moira Orfei con cui tra un drop e l’altro scambiano limoni brevi ma intensi come se si stessero preparando a girare un video da distribuire ad una grande casa di produzione pornografica di Los Angeles.
4) Il caso umano d’età avanzata vestito in camicia o in polo, la sua preferita, spesso con tanto di occhiali da vista che balla da solo come se avesse un verme in corpo. La domanda sporge spontanea: ma questo di giorno cosa fa? Compie forse omicidi?
5) Il tipo socievole, ma un po’ troppo: viene dandoti una pacca sulle spalle e chiedendoti cose tipo “are you enjoying it?”, tu annuisci sorridendo, ma lui insiste accennando movimenti che vorrebbero convincerti ad imitarlo o a scatenarti di più, tu gli dai corda con aria più vaga, lui insiste ancora finchè non decidi di mandarlo da dove è venuto o nei casi in cui si tratta di uno dei pompati citati al punto 3), ti allontani lentamente nel tentativo di sparire in mezzo alla folla.
6) Il fornitore di droga: ti passa di fianco con un’aria furtiva degna di Diabolik, sussurandoti nel tempo di 2 secondi la lista dei suoi prodotti che ti mettono le ali. Mentre pensi, con quella quantità di roba che non hanno neanche all’Esselunga, come ha fatto ad entrare, lui ha capito che tu sei l’inspiegabile caso genetico di ragazzo che riesce a divertirsi anche senza prendere pasticche e quindi nel frattempo è già passato al prossimo potenziale cliente.
7) L’esperto di lunga data: solitamente si aggira tra i 30 e i 50 anni, alto e ben piazzato, si apposta in posizione centrale appoggiato alle transenne della regia luci sorseggiando una delle venti birre che lo accompagneranno per il resto del festival. Non ho mai capito se siano veri esperti o grandi attori.
8) I fan accaniti in modo sbagliato: quelli che si presentano all’evento con il cappellino, la maglietta, il portachiavi e la cover dell’iPhone del loro DJ preferito (a volte capita che quell’artista non rientri neanche nella programmazione del festival, verrebbe da chiedergli “ma l’hai letta la line-up?”) e alla fine li trovi a ballare in prima fila tutt’altra musica. Sei aperto a qualsiasi genere? Bravo, ma la prossima volta meglio una bella maglietta sporca di sugo piuttosto che quella di Avicii durante il set di Jeff Mills. Rischi di fare la fine di un tifoso albanese in mezzo alla curva della Serbia.
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