Alessio Bertallot, Credere Nella Musica.
A partire da venerdì 13 Marzo, a Milano ci sarà un’importantissima manifestazione sulla Radio. Forse una delle più importanti a livello internazionale. Stiamo parlando di RadioCity che quest’anno ha scelto Milano come tappa. Sarà un raduno delle più importanti radio italiane e non mancheranno collegamenti dall’estero (BBC Radio) e trasmissioni di radio universitarie. Dal 13 al 15 Marzo 2015 noi di YMW saremo lì per vivere in prima persona la manifestazione alla Fabbrica Del Vapore in Via Procaccini 4, Milano.
Sul programma ufficiale (scaricabile dal sito) è presente la lista di tutti i programmi che andranno in onda; proprio verso la chiusura non ho potuto non notare una gradita sorpresa, Domenica ore 21, Alessio Bertallot con Casa Bertallot. Subito un check sulla pagina ufficiale di Alessio sulla quale ho trovato conferma.
Se c’è una cosa che noi di Young Music Writers abbiamo capito, è che utilizzare la Musica come portatrice di cultura è possibile. Lasciamo stare tutto quello che c’è dietro al prodotto musica: business, economia, dissidi, plagi. Limitiamoci a parlare di Musica.
Mi piace trasmettere passione ed è questo che ogni collaboratore di YMW cerca di esprimere. Era il 2010 quando alcuni amici mi proposero di andare ad ascoltare un Dj-Set di Alessio Bertallot in una piazza all’Isola d’Elba a Rio nell’Elba se non ricordo male, una splendida serata all’insegna della musica. Fu proprio quella sera, attraverso i dischi utilizzati, che Alessio pur indirettamente, mi insegnò che la parola Genere riferita ad un brano musicale (o che all’arte in generale) è qualcosa di prettamente limitante. Non è necessario essere di un partito per fare musica, non è utile per nessuno chiudersi in un piccolo scrigno e negare a priori l’esistenza legittima di altro. Se si riescono a far coesistere culture, idee, approcci alla materia totalmente diversi l’uno dall’altro, allora può nascere qualcosa di speciale. Pur senza utilizzare parole ma attraverso il mero utilizzo di dischi ho imparato una delle lezioni più importanti.
Ciò non significa prendere tutto e mischiarlo senza ordine. Significa cercare, trovare, studiare, rispettare ed infine utilizzare.
Alessio Bertallot per chi non lo conoscesse è un grande appassionato e conoscitore di musica. Non penso di sminuirlo definendolo tale, anche perchè con tutte le cose che ha fatto sarebbe dura trovare espressione univoca. Conduttore radiofonico, cantante (voce degli Aereoplanitaliani e non solo ), Dj, direttore artistico di festival, collaboratore di numerose testate giornalistiche e di altre mille attività legate a doppio filo al mondo musicale.
È possibile definirlo anche sperimentatore, eh sì perchè da sempre cerca di superare i canoni comunicativi tradizionali per rendere l’esperienza il più coinvolgente possibile. La radio fatta dagli ascoltatori in un rapporto di reciproco aiuto tra conduttore e ascoltatore, che permette alla musica di emergere e farsi notare. Già perchè, se è vero che B Side (Radio Deejay) era un programma molto interessante che fece arrivare in Italia suoni che non erano neanchè lontanamente messi in risalto, con RaiTunes Alessio sfruttò in maniera intelligentissima il Web per rendere la radio una vera è propria comunità. Ed ora mi direte voi? Ora si è superato. Prima della messa in onda della stagione 2013 ci furono dei problemi, dissidi tra la dirigenza Rai e Alessio; lo spinsero verso un’altra direzione. Tanti in mancanza di alternative si sarebbero abbattuti, ma lui no, ha deciso di lasciare lo standard ormai vincolante di una Radio Nazionale per creare una nuova Radio direttamente a casa sua. Nasce, nel Settembre 2013 Casa Bertallot. Una radio libera dove il padrone di casa ha finalmente la possibilità di essere senza vincoli. I risultati si sono visti subito perchè in meno di due anni sono tantissime le iniziative che ha svolto grazie anche all’aiuto dei suoi più stretti collaboratori: ogni settimana almeno una puntata in diretta sulla piattaforma Spreaker.com che viene poi trasmessa integralmente su Radio di stampo regionale o attente dal punto di vista musicale (LifeGate ad esempio); Variazioni Bertallot programma su Sky Arte dove si mescolano tanti tipi di arte, da quella musicale (un remix di una canzone storica in ogni puntata) al connubio musica e arte visiva con artisti quali (Andreco, Alva Noto, Luca Barcellona e altri non meno importanti); la Radio portata in strada grazie alla singolare cornice dell’ExpoGate situata in Piazza Castello a Milano; una selezione musicale, 24 ore al giorno sette giorni su sette senza interruzioni sul sito www.bertallot.com; numerose sperimentazioni ed improvvisazioni di artisti a tema “libero”, uno degli ultimi esempi è quello di Alex Britti ma invito tutti a seguire i correlati di questo video, per farsi un’idea di quanti artisti siano passati tra le mura milanesi di Bertallot.
Cambiare è possibile, anche se Credere Nella Musica è diventato qualcosa di eccezionale nel senso proprio del termine, ovvero che costituisce un eccezione… Non dovrebbe essere così, chi ha la possibilità di rendere pubblica la musica dovrebbe in primo luogo difenderla, non standardizzarla. Per noi Alessio Bertallot rappresenza l’eccezione e un modello per continuare a fare quello che facciamo con passione ed impegno.
Per questo motivo Alessio Bertallot è Credere Nella Musica.
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