Apple Music Sarà un Successo? Ecco Come Funziona…
Diciamoci la verità, la stavamo aspettando come un pescatore che aspetta la prima preda della stagione, come una pinza che punta al giocattolo preferito.
Sì perché in questo mare di musica e servizi dedicati, dalle piattaforme di vendita (Itunes, Beatport, Amazon Music) ai Servizi in streaming (Spotify, Google Play, Deezer e per ultimo il più che utopistico TIDAL) stiamo incominciando e mi ci metto dentro anche io, a perdere la bussola. Ci sono troppi forse, troppi ma, troppi non lo so.
Apple Music almeno da quello che ha espresso fin dall’inizio della sua conferenza, ha lo scopo di unire tutto quello che al momento ha a che fare con la musica. Profilo di un artista? Apple Music, suggerimenti di un artista? Apple Music, Social di un artista? Apple Music, musica di tutti gli artisti? Apple Music.
“Bella roba” diranno in tanti, “se voglio seguire l’artista lo seguo su Instagram o su Twitter” ECCO Apple Music vuole spostare tutto il traffico “Musicale e orientato alla musica” all’interno della sua piattaforma. Non è un caso se ha deciso di uscire sul mercato dopo gli altri. Ha annusato quello che a loro modo di intuire sarà il prossimo futuro e ha creato una piattaforma in grado, almeno in linea teorica, di sviluppare questo processo di socializzazione della musica. Non più canzoni suggerite da un algoritmo (Spotify & Co) ma scelte da chi la musica la fa.
Ora la musica la fanno in tanti e pensare che alcuni artisti possano dire la loro Stile #JeSuisCharlie anche in ambito musicale mi spaventa alquanto, ma questo è quello che la rete propone e speriamo di non aver la home invasa da “Espertoni” del settore.
Il costo esiste, in Italia non siamo pronti ad affrontare in massa una spesa di 9.99 $ al mese e su questo ci sono pochi dubbi, siamo in pochi ad avere un account Premium di Spotify e non sembra essere un particolare motivo di vanto… anzi…
Per ovviare il problema Apple Music immagina che le vostre sorelle e la vostra mamma vogliano usare insieme a voi il servizio e propone un nuovo pacchetto “Family Pocket” a 14.99 $ al mese, per un massimo di 6 utenze! Non male!
Non è finita qui: Quando Apple acquistò Beats per 3 Miliardi di Dollarucci su per giù, il fatto che avesse in mente qualcosa era fuor dubbio. Con Apple Music nasce anche La Radio On Demand 24/7 Broadcast. Beats1, una radio senza un genere predefinito con un unico denominatore comune: la Musica.
Inoltre questo nuovo modo di connettere persone e artisti è molto diretto essendo una piattaforma totalmente dedicata alla musica. Mi viene in mente il bel rapporto che esiste su Soundcloud tra Follower e artisti emergenti ma purtroppo nella App del colosso con la Mela non saranno disponibili canzoni non in commercio. È un peccato perchè tra le vie non istituzionali ci sono molte ma davvero molte cose interessanti che forse più di altre, soprattutto nel mondo elettronico, influenzano quello che sarà.
Solo cose ufficiali quindi: “Potrete scegliere tra i milioni di brani presenti su Itunes” è la conferma.
In questa bellissima tabella presa in prestito da WebNews.it descriviamo le principali caratteristiche dei tre maggiori competitor del servizio streaming. A mio avviso Tidal si è dimostrato per quello che era fin dalla prima presentazione: una pomposa ostentazione di sicurezza, mascherata dall’incognita della migliore qualità che (purtroppo) non si sta dimostrando l’arma vincente in un epoca sempre più “compressa” e meno Lossless. Ah dimenticavo, dal 30 giugno disponibile per tutti utenti Mac e Ios e dal prossimo autunno anche per noi poveri Androidiani.
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