Cosa ascolta mia madre? Pt.II
A sessione d’esami finita una persona, diciamo normale, pensa di potersi permettere una pausa: guardare film, leggere libri, vedere amici, mangiare sushi. E invece no, mi ritrovo a scrivere la seconda puntata di: Cosa ascolta mia madre?
Ore nove del mattino, tazzona di caffè americano, pigiama diversamente sexy, lista di canzoni da cercare sull’internet creata negli ultimi sei mesi da mia madre: si parte.
Per chi si fosse per la prima puntata, sappiate che i gusti musicali di Mamma spaziano tanto in genere quanto in anno di pubblicazione, quasi peggio che i brani Viral di Spotify. E questo elenco ne è l’ulteriore riprova.
Iniziamo la nostra carrellata con la colonna sonora del film ‘Come Eravamo‘ caposaldo della cinematografia di casa mia, con Robert Redford e Barbra Streisand. Annata 1974, racconta la storia di una suffragetta di famiglia ebrea che si innamora di un upperclass bellone. Considerando che cantano ogni due minuti, roba mielosa perlopiù, il mio lavoro non viene agevolato.
Si prosegue con un nuovo classico, Hello di Adele, scelto anche come suoneria del cellulare: l’ironia è di casa. Immancabile artista italiano, Fred Bongusto, con Tre Settimane e Bruttissima Bellissima: onestamente mi chiedo da dove le abbia tirate fuori queste, sono sicura non siano state sincronizzate con film visti ultimamente o passate per radio. Misteri materni.
Ma la vera sopresa di questo elenco sta nel prossimo artista. Se non avete mai visto uno dei suoi video fatelo ora perchè sono maledettamente ipnotici. Ladies and Gentleman: Kate Bush. Lo so che è da una vita in giro a calcare i palchi di tutto il mondo, ma non si può mica conoscere tutti.
Voce straordinaria, musicalmente innovatrice e ‘mamma’ di performer come Lady Gaga e Tori Amos. Il trittico Babooshka/ Wuthering Heights / Running Up the Hill mi hanno aperto un mondo.
Se l’anno scorso mi era toccato Pino Daniele come artista monografico, poichè disgraziatamente appena passato a miglior vita, quest’anno mi spetta il buon Fabio Concato (ancora in vita e in salute, speriamo di non avergliela tirata). All’appello rispondono tutti: la morbida Rosalina, il tecnologico Computerino, il profumato Fiore di Maggio, la Bestiale Domenica e il dolce amarcord di Ti Ricordo Ancora.
Per la sezione: “Eleonora hai sbagliato” sono invece lieta di presentarvi il caso Rock the Casbah. Avendo già una versione della canzone sul mio fornito hard disk, decido pigramente di caricare sull’MP3 quello che già ho: nessuno si è mai lamentato di una versione leggermente diversa dall’originale, qualche synth tamarro in meno in meno e quelche coretto in più. Rientro a casa dopo il lavoro e, senza saluti di convenienza, esce come tuono una sentenza dalla bocca di mia madre: ‘MA CHE VERSIONE E’ QUELLA? Io volevo quella anni Ottanta’.
Semi citando gli Afterhours è proprio vero che non si esce vivi dai maledetti anni 80, e la conferma viene dall’ultima canzone di questo elenco. Si, lei, simulacro unico dell’amore giovanile delle nostre madri, dove in discoteca può ancora arrivare un ragazzo e, al posto di farti sentire parti del suo corpo, ti mette in testa un paio di grosse cuffie e ti fa sentire ‘Dreeeeam are my reaaality, the only kind of reeeeal faaaantasy’ (e non ho dovuto googolare il testo): Il Tempo delle Mele. Altri tempi.
Infine, nonostante le novità, in cima alla top ten di Mamma rimane il pezzaccio Roma-Bangkok di quelle sventolone di Baby-K e Giusy Ferreri. Da Giugno ormai sono costretta ad ascoltarla come sveglia, sparata dalla radio ogni maledetta domenica mattina, in featuring con l’aspirapolvere.
Ma arriverà il giorno in cui la radio (e mia madre) non decideranno più cosa farmi ascoltare appena sveglia; quando – e se – avrò una casa mia, vi giuro che saranno colazioni a pancakes, cerali, Oasis e Strokes.
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