PopSoap Presenta: Levante, Suo Il Miglior Disco D’Esordio Del 2014
“Miglior opera prima”. Questo è il premio che Levante riceverà sabato 1° novembre al Medimex – Il salone dell’innovazione musicale di Bari per l’album Manuale distruzione. Un riconoscimento importante, conferitole dalla Academy Medimex composta da 40 tra giornalisti e deejay italiani, a coronamento di un anno di successi.
Ma facciamo un passo indietro. A beneficio di coloro che ancora non conoscono Levante, nome d’arte di Claudia Lagona, potrebbe forse bastare ricordare Alfonso, il singolo di debutto che ha fatto irruzione in radio nell’estate 2013. Il brano aveva catturato l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori per due motivi: il primo è quel “Che vita di merda!” gridato nel ritornello e diventato un tormentone, il secondo è che non si capiva da dove fosse sbucata questa ragazza sempre abbracciata alla sua chitarra e dai capelli nerissimi, in contrasto con una carnagione molto chiara. Levante infatti non è il prodotto di un talent show e, in una scena musicale come quella italiana che scova nuovi talenti quasi esclusivamente in televisione, ciò fa già scalpore.
La ventisettenne cantautrice di origini siciliane proviene invece dalla scena musicale di Torino, città in cui si è trasferita diversi anni fa. Qui entra in contatto con una realtà che in breve tempo diventa un’etichetta indipendente, INRI, fondata tra gli altri da Paolo e Davide Pavanello dei Linea 77.
Il successo di Alfonso è inaspettato e il nome di Levante passa di bocca in bocca. Fiorello la invita a Edicola Fiore, Max Gazzè la sceglie come opening act del suo tour. In autunno esce il secondo singolo Memo, che raccoglie nuovi consensi e s’interroga su quel che rimane alla fine di una storia d’amore. Per un soffio Claudia manca la partecipazione al Festival di Sanremo 2014 nella categoria “Giovani” con il brano Sbadiglio, scartato alle selezioni finali ma premiato dal pubblico che, soprattutto sul web, cresce a vista d’occhio.
Finalmente a marzo di quest’anno viene pubblicato il disco d’esordio Manuale distruzione, che l’artista spiega così: “Si cresce su grandi macerie, quando tutto quello che si impara e che ci istruisce in qualche modo riesce a distruggerci. Perché schiantarsi contro la realtà quando il proprio paracadute tessuto di sogni non si apre, può essere doloroso ma necessario affinché si viva a pieno”. In dodici tracce, prodotte dal cantautore torinese Alberto Bianco, Levante raccoglie i cocci di una vita che le circostanze hanno mandato in frantumi: ci sono cuori che esplodono (Cuori d’artificio), sogni di ricongiungimento con chi non c’è più (Le margherite sono salve), ma anche il coraggio di rialzarsi e inseguire i propri sogni (Duri come me).
Il tour che segue l’uscita dell’album conferma il talento di questa cantautrice anche dal vivo e viene addirittura scelta dai Negramaro per aprire i loro concerti estivi in location di prestigio come l’Arena di Verona. L’anno magico di Levante riserva ancora sorprese: dal 6 ottobre l’artista ha intrapreso un mini tour europeo per portare la sua musica fuori dai confini italiani. Le città interessate sono state Lugano, Bruxelles, Colonia e Berlino. A ciò si aggiunge la lavorazione del secondo disco, avviata già da diversi mesi e più positivo e improntato al bene, come ha lei stessa dichiarato in una recente intervista.
Il suo è uno dei nomi che circolano tra i papabili per il prossimo Festival di Sanremo. Questa volta però tra i “Big”. Sarà la volta buona? Con tutti i risultati raggiunti finora, Levante ha dimostrato che la sua musica è in grado di camminare anche senza l’aiuto della televisione, ma il palco dell’Ariston sarebbe un’ottima vetrina per ampliare ulteriormente il pubblico.
Photo Credit: Fabrizio Fenucci
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