Nothing Is Impossible: Diego Stocco e La Musica Impossibile
Carissimi lettori di Young Music Writers,
sono orgogliosa di presentarvi questa piccola rubrica dove periodicamente vi proporrò suoni, strumenti e artisti innovativi (o semplicemente geniali, come in questo caso) scovati nelle strette maglie della rete.
Inauguro questa serie di articoli parlandovi di un musicista straordinario, anche se definirlo musicista vi assicuro che è decisamente limitante.
Il suo nome è Diego Stocco, veneto, sound designer d’eccellenza per videogiochi, film, serie TV (giusto per citarne alcuni assassin’s creed, The Tudors, TRON Legacy). Il Signor Stocco si diletta nei più molteplici campi, ma quello che a noi fa letteralmente impazzire, sono le sue composizioni musicali suonate con strumenti creati dal suo incredibile ingegno e con pochissimo: un tronco d’albero, una tazza di caffè, un contrabbasso “pimpato”.
Tra le mille cose che vorrei mostrarvi su Diego Stocco sono costretta a sceglierne solo tre esemplificative, ma vi assicuro che sono solo un misero assaggio del gigantesco e tremendamente interessante lavoro che svolge.
Punto in comune tra i tre lavori qui sotto è il modus operandi: abbiamo una registrazione di suoni, detto campionamento, successivamente modificata via computer, fino ad ottenere il suono desiderato.
Iniziamo proprio dal contrabbasso “pimpato”, l’Experibass, un contrabbasso al quale sono stati aggiunte altri tre manici con altre tre mute di corde. Ma ovviamente non è suonato come si suonerebbe uno strumento normale ad arco, sarebbe troppo semplice: le sue corde vengono in parte suonate con l’arco, in parte percosse con una bacchetta da batteria, ma anche con l’arco stesso, ma anche con un pennello, ma anche con dei cucchiai da minestra. Ok, so che sembra assurdo, e che pensate che il risultato possa essere un vero disastro ma questa è la riprova che non lo è. Giusto per la cronaca l’Experibass è stato anche suonato per la colonna sonora del film di Sherlock Holmes, con musiche di Hans Zimmer (Pirati Dei Caraibi e il Gladiatore vi dicono qualcosa?).
Passiamo ad un altro pezzo forte, un lavoro tra il sound designer e la pazzia pura: The Burning Piano. Posso immaginare che Stocco abbia pensato una cosa tipo: “bello il suono del pianoforte eh, ma ci manca qualcosa…ma se gli dessi fuoco?” Detto fatto, vediamo nel video disponibile sul suo Vimeo (guardatevi tutto il canale perché merita) il buon Diego che prende l’alcool, lo versa sui tasti del pianoforte circondato da vari microfoni e gli da fuoco. Un lavoro da pazzi, ma il risultato è di nuovo qualcosa di eccezionale. Se ascoltiamo attentamente possiamo sentire, oltre allo strepitare delle fiamme e alle note del pianoforte, le corde del piano che si rompono per il troppo calore.
Last but not least, vi propongo uno dei suoi lavori più conosciuti, Music from a Tree dove, inutile dirlo, lo strumento suonato è proprio un albero con foglie, rametti e simili. Da notare è il sistema di microfoni utilizzato, da quelli piccini legati alle dita (per gli interessati si chiamano Lavalier), fino allo stetoscopio appoggiato sul tronco dell’albero. Godevelo!
Insomma, Stocco è decisamente un genio.
Se volete essere anche voi dei piccoli Diego Stocco sul suo sito personale trovate delle interessanti lezioni di sound design ad un prezzo super abbordabile. Per chi si accontenta di meno, potete seguirlo sul suo profilo Instagram, dove mette spesso piccoli video di anteprime del suo lavoro, o degli strani strumenti che finisce per provare nelle fiere alle quali partecipa.
Nessun commento