Tame Impala: back to the 60’s
Siete appassionati di psichedelia ma non riuscite a trovare un gruppo contemporaneo che soddisfi le vostre esigenze? I Tame Impala fanno per voi: definiti come appartenenti ai generi rock psichedelico, neopsichedelia, space rock e psych-pop, sono un gruppo che nasce in Australia, a Perth.
Il nome è legato all’ impala, un’antilope di medie dimensioni che vive in Africa.
Kevin Parker, cantante e chitarrista, è l’ideatore di questo progetto, considerato anche come il nuovo sciamano psichedelico dell’emisfero australe.
Tutto nasce nel 2005, quando Parker, assieme all’amico d’infanzia Dominic Simper e a Luke Empstein (successivamente sostituito da Sam Devenport), forma i Dee Dee Dums. Dal 2007, con l’ingresso di Jay Watson alla batteria, il gruppo acquista il nome attuale, anche se inizialmente viene utilizzato per identificare i lavori home made del solo Parker; gli altri musicisti servono per aiutarlo a eseguire le canzoni dal vivo. E’ il periodo in cui nascono due Ep omonimi, il cui secondo, del 2008, contiene le forme primordiali del sound che caratterizzerà il gruppo durante tutto il suo percorso.
Dopo aver fatto il supporto a band importanti quali Muse, Kasabian e The Black Keys, il 10 Maggio 2010 nasce Innerspeaker: il gruppo crea un revival psichedelico combinato con il pop, che non ha intenzione di limitarsi a citare e far rivivere il passato, bensì si propone di gettare i semi per nuovi progressi futuri del genere. L’obiettivo è contaminare gli aromi dell’epoca hippie con le moderne tecnologie.
Il 5 ottobre 2012 esce l’acclamatissimo Lonerism, frutto di registrazioni improvvisate durante i due anni in tour. Con questo album, i Tame Impala diventano un gruppo di riferimento assoluto a livello mondiale. E’ un disco solare, che prosegue il discorso del precedente, musicalmente positivo, che rende una delle migliori espressioni psych-pop. Il punto di riferimento più marcato rimane quello dei Beatles del periodo più in acido, di Lucy In The Sky With Diamonds. Dentro Lonerism appaiono perle pop molto contagiose, come Feels Like We Only Go Backwards, che hanno la forza di ridefinire la psichedelia moderna.
Il gruppo ritorna nel Luglio 2015, con Currents, con l’intenzione di testare nuove traiettorie musicali: i synth si impossessano della scena, le chitarre sono relegato sullo sfondo. Obiettivamente, sembra che l’album sia un esperimento riuscito a metà: la qualità della struttura non riesce sempre a dimostrarsi all’altezza, nonostante ci siano le intenzioni. Comunque, il disco riceve un discreto successo.
Arrivati a questo punto, ci si chiede se Kevin Parker si stia precocemente ridimensionando, o se sia un visionario avanguardista. In generale, l’unico vero obiettivo dei Tame Impala è quello di far divertire, e ci riescono alla grande.
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